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La
tecnica degli scavi in galleria ha assistito in questi ultimi due
decenni un progressivo aumento sia delle sezioni scavate, che ora
possono raggiungere anche i Contemporaneamente
l’ottimizzazione e la velocizzazione dei tempi di scavo non si
conciliava più con le tradizionali tecniche di scavo, necessarie per
assicurare una protezione del personale addetto allo scavo del fronte,
quali protezione del fronte di scavo con marciavanti e scavi dello
stesso in fasi successive progressivamente decrescenti. È
quindi apparso assolutamente necessario, se si vuole procedere nello
scavo celermente e senza imprevisti, consolidare regolarmente il fronte
di scavo con una serie di trattamenti di “armatura” del terreno
mediante perforazioni armate con elementi (tubolari o rettangolari) in
vetroresina (vedi
foto) Contemporaneamente
si provvede a realizzare una volta di infilaggi suborizzontali armati,
disposti a volta e leggermente divaricati, che saranno successivamente
messi in contatto con le centine, opportunamente sagomate, nella
successiva fase di scavo. In
terreni molto sciolti e senza coesione, rimane valida la geometria
appena indicata, realizzando preventivamente, sull’impronta dei
successivi infilaggi, una serie di jet grouting orizzontali (link
a jet grouting), parzialmente compenetrati. Successivamente si
realizzano gli infilaggi armati. La
successiva fase di scavo può quindi contare, per contrastare la spinta
del terreno, anche sulla reazione dell’arco di terreno consolidato dal
jet-grouting, aumentando quindi le capacità di resistenza del
complesso. In
terreni sciolti e molto spingenti, sotto falda e/o situazioni geologiche
complesse, si ricorre anche alla realizzazione di un foro pilota di
piccolo diametro, 2.80-3.20m, che presenta difficoltà realizzative
enormemente inferiori. Da questa piccola galleria si può poi procedere
con perforazioni e successive iniezioni radiali per consolidare il
terreno interessato dall’impronta dello scavo generale. Normalmente
per ogni intervento in cunicolo si deve progettare e costruire una
perforatrice ad hoc (vedi
foto) Naturalmente
la realizzazione di un tunnel pilota allunga notevolmente sia i tempi
che i costi, e quindi vi si ricorre solo in casi estremi, preferendo, se
possibile, integrare e intensificare i trattamenti prima descritti al
fine di mantenere, seppur rallentato nei tempi, lo scavo a sezione
completa. Un’interessante variante, che consiste in un trattamento esteso dall’alto dei terreni sciolti, consente ed estende l’impiego della macchina di perforazione TBM, o fresa a piena sezione, che tradizionalmente può essere impiegata in terreni rocciosi consistenti.
![]() Chiodature in VTR nella fase di avanzamento di una galleria ad Arezzo
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Una fase di realizzazione della galleria Tartaiguille Naturalmente
la realizzazione di un tunnel pilota allunga notevolmente sia i tempi
che i costi, e quindi vi si ricorre solo in casi estremi, preferendo, se
possibile, integrare e intensificare i trattamenti prima descritti al
fine di mantenere, seppur rallentato nei tempi, lo scavo a sezione
completa. Un’interessante
variante, che consiste in un trattamento esteso dall’alto dei terreni
sciolti, consente ed estende l’impiego della macchina di perforazione
TBM, o fresa a piena sezione, che tradizionalmente può essere impiegata
in terreni rocciosi consistenti. Ove si sia in presenza di coperture limitate a 15-20m, è possibile infatti predisporre un trattamento con jet grouting colonnare esteso, in guisa da ricostruire una coesione fittizia nell’ammasso roccioso, che risulta quindi perforabile nel successivo intervento della macchina TBM. È interessante osservare che essendo il trattamento preventivo, i tempi totali di realizzazione dell’opera non di allungano. |
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